Un oggetto della quotidianità urbana: i coni stradali. Dalle nostre parti sono oggetti con uso circoscritto, a confronto con Tōkyō, dove i rōdo kōn (dall'inglese "road cone") sono molto comuni.
A partire dall'uso canonico di segnalazione limiti in strada, che però qui, col fervore d'opere che caratterizza la città, è molto frequente, il nostro cono rosso-bianco-arancione ha molti altri ambiti d'uso. Volete mantenere libero il parcheggio davanti casa? Impedire un passaggio, segnalare un percorso obbligato? In casa vostra, in un tempio, in una scuola o ufficio pubblico? Volete segnalare le operazioni di pulizia in un edificio? Bloccare l'accesso a un giardino o un boschetto? Disponete più coni in sequenza, magari uniti da una sbarra di plastica.
Di conseguenza questi oggetti, semplici o a luce intermittente, si trovano un po' ovunque. Si avverte un'attenzione mirata a definire, marcare costantemente l'uso di un territorio, anche nelle sue porzioni più piccole, perché la persona sappia sempre come muoversi in modo il più possibile univoco, senza rischi.
A questo bisogno costante di chiarezza (e sicurezza) credo risponda anche la presenza di operai con elmetto e uniforme, che affollano qualunque cantiere o scena di lavori in corso; sono pronti a segnalarti con gesti cortesi ma decisi dove camminare e come evitare buche, pareti, ostacoli del caso.
Molti di questi pericoli/ostacoli possono apparire evidenti in sé, quindi a volte tanta attenzione sembra ridondante. Qualcuno, però, deve avermi detto che i numerosi operai "segnalatori" sono l'equivalente dei nostri lavoratori socialmente utili, suggerendo l'idea che in fondo tutto questo sia soprattutto un modo di dar lavoro a chi ha difficoltà a trovarne. Ma questa spiegazione, se vera, non basta a spiegarne la presenza così frequente. Forse una necessità psicologica? Si sente il bisogno di non lasciare niente d'intentato, di guidare per mano il viandante e impedire in qualunque modo che esca dalla strada segnata o corra rischi.
Elemento iconico aggiuntivo: spesso questi operai sono dotati di kōtsū baton, bastone luminoso in plastica per le segnalazioni stradali. La luce rossa, a scelta continua o intermittente, che lampeggia nella notte per le vie è uno degli elementi che costituiscono l'atmosfera delle vie notturne della città.
(foto da http://ja.wikipedia.org)
A partire dall'uso canonico di segnalazione limiti in strada, che però qui, col fervore d'opere che caratterizza la città, è molto frequente, il nostro cono rosso-bianco-arancione ha molti altri ambiti d'uso. Volete mantenere libero il parcheggio davanti casa? Impedire un passaggio, segnalare un percorso obbligato? In casa vostra, in un tempio, in una scuola o ufficio pubblico? Volete segnalare le operazioni di pulizia in un edificio? Bloccare l'accesso a un giardino o un boschetto? Disponete più coni in sequenza, magari uniti da una sbarra di plastica.
Di conseguenza questi oggetti, semplici o a luce intermittente, si trovano un po' ovunque. Si avverte un'attenzione mirata a definire, marcare costantemente l'uso di un territorio, anche nelle sue porzioni più piccole, perché la persona sappia sempre come muoversi in modo il più possibile univoco, senza rischi.
A questo bisogno costante di chiarezza (e sicurezza) credo risponda anche la presenza di operai con elmetto e uniforme, che affollano qualunque cantiere o scena di lavori in corso; sono pronti a segnalarti con gesti cortesi ma decisi dove camminare e come evitare buche, pareti, ostacoli del caso.
Molti di questi pericoli/ostacoli possono apparire evidenti in sé, quindi a volte tanta attenzione sembra ridondante. Qualcuno, però, deve avermi detto che i numerosi operai "segnalatori" sono l'equivalente dei nostri lavoratori socialmente utili, suggerendo l'idea che in fondo tutto questo sia soprattutto un modo di dar lavoro a chi ha difficoltà a trovarne. Ma questa spiegazione, se vera, non basta a spiegarne la presenza così frequente. Forse una necessità psicologica? Si sente il bisogno di non lasciare niente d'intentato, di guidare per mano il viandante e impedire in qualunque modo che esca dalla strada segnata o corra rischi.
Elemento iconico aggiuntivo: spesso questi operai sono dotati di kōtsū baton, bastone luminoso in plastica per le segnalazioni stradali. La luce rossa, a scelta continua o intermittente, che lampeggia nella notte per le vie è uno degli elementi che costituiscono l'atmosfera delle vie notturne della città.
(foto da http://ja.wikipedia.org)